Costa Concordia - il ricordo dei previsori dieci anni dopo
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Costa Concordia - il ricordo dei previsori dieci anni dopo Consorzio

Il 13 gennaio 2012 intorno alle 21.00 si incagliava davanti all'isola del Giglio la nave regina di Costa Crociere, la Costa Concordia; un disastro costato la vita a 32 persone che si è svolto proprio sulle coste della nostra regione. 

Una gigantesca operazione di recupero della nave fu messa in opera proprio all'Isola del Giglio, per gestire sia il rischio ambientale che le successive fasi di rimozione della nave. La Costa Concordia appoggiata sul fianco destro sul basso fondale dell'isola del Giglio, è stata prima rimessa in posizione orizzontale il 16 settembre 2013, operazione di parbuckling, e poi fatta rigalleggiare, il refloating, per essere infine rimorchiata il 23 luglio 2014 in una traversata durata 4 giorni fino al porto di Genova. 

 

Il Supporto meteo 

Nelle complesse operazioni legate alla gestione dell'emergenza Concordia e alla rimozione della nave, il meteo ha svolto un ruolo fondamentale; occorrevano delle previsioni ad altissima risoluzione sulle condizioni meteo-marine attorno al relitto che i tecnici del Consorzio Titan-Micoperi, incaricati delle operazioni di rimozione, utilizzavano per decidere se interrompere o meno le attività in mare. Questo supporto per due anni lo ha fornito il Consorzio LaMMA.  
I previsori del LaMMA si sono alternati all'isola del Giglio con una postazione all'interno della Savage Room, la stanza dove ogni giorno venivano prese le decisioni operative. Ai previsori spettava la prima parola, quella che indicava se le condizioni meteo previste sull'isola fossero abbastanza buone da non dover interrompere i lavori e non far correre rischi alle persone che lavoravano attorno alla nave. Nelle fasi critiche come il riposizionamento e il galleggiamento dare informazioni meteo precise e attendibili era cruciale.

Il Consorzio ha assicurato la presenza continuativa di un previsore sull'isola del Giglio per circa 600 giorni. La strumentazione utilizzata ha compreso i modelli atmosferici e di moto ondoso ad alta risoluzione (fino a 3km) operativi presso il LaMMA, nonchè strumenti di osservazione delle condizioni atmosferiche e dello stato del mare nell'area del Giglio come il radar meteo-marino, anemometri e boe ondametriche. Questo lavoro ha inciso in maniera significativa sulla programmazione e sulla gestione dei principali interventi realizzati dal Consorzio Titan-Micoperi.


In questo video Giulio Betti e Roberto Vallorani, due dei previsori che hanno svolto questo servizio al Giglio ripercorrono i punti salienti di questa esperienza. Un'esperienza sfidante dal punto di vista professionale ma anche molto ricca e assolutamente eccezionale.